PREMIER LEAGUE: CAPODANNO NEL SEGNO DEL MANCHESTER CITY E HARRY KANE
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di Nicola Pucci Gli inglesi, bontà loro, difendono da eccellenti conservatori quali sono tradizioni che si tramandano dalla notte dei tempi: ergo, a Capodanno si gioca a football. E la Premier League riempie gli stadi, altrochè i nostri calcianti – con l’approvazione di una Federazione affatto lungimirante – ancora intenti a smaltire gli effetti di overdose da champagne e panettone. Si comincia alle 13.45 con il Manchester United di Van Gaal che dopo gli stenti di inizio stagione viaggia con il vento in poppa. Giocano in casa dello Stoke City, i Red Devils, e la sfida non è tra le più semplici. Il gol di Shawcross dopo soli due minuti costringe lo United a rincorrere, operazione che Radamel Falcao, rigenerato, completa al minuto 26 con la zampata dell’1-1. Sembra l’inizio di una girandola di gol ed emozioni, il punteggio invece non varierà più nonostante un clamoroso palo di Crouch a De Gea battuto: al triplice fischio di chiusura rimane agli ospiti la sensazione di un’incompiuta. Ore 16.00, non c’è tempo per rifiatare ed è la volta dell’altra metà di Manchester, gli azzurri del City, riscattare il mezzo passo falso con rimonta da 2-0 a 2-2 con il Burnley per tenere il passo del Chelsea. Con il Sunderland è vittoria, faticosissima, perchè gli avversari si barricano dietro e sperano che il fortino regga. E il muro del Sunderland in effetti regge, bene, fino al minuto 56 quando l’immenso Yaya Tourè trova il siluro dalla distanza che sblocca una partita rognosa. Il 2-0 porta la firma di Jovetic e sembra fatta ma l’uno-due di Rodwell e Johnson fa tremare mister Pellegrini. Ci pensa Lampard, campione vero, a cacciare i fantasmi all’Etihad Stadium con la rete decisiva del definitivo 3-2. Non concede il bis, invece, il Liverpool che dopo il poker con lo Swansea, e con Balotelli relegato in tribuna, va avanti con il Leicester grazie a due tiri dal dischetto del rigore di capitan Gerrard ma si fa riagguantare da Nugent e Schlupp. La sfida-chiave si gioca a Southampton, dove i biancorossi di Ronald Koeman incrociano i guantoni con l’Arsenal, match che vale il quarto posto a quota 33 punti. Finisce 2-0 grazie alle rete di Manè e Tadic, successo che conferma il Southampton autorevole pretendente ad un posto in Champions League. La giornata calcistica si chiude alle 18.30 con i fuochi d’artificio del derby di Londra, Tottenham contro la capolista Chelsea che si presenta a White Hart Lane intenzionata a conservare il primato in solitudine. La tecnica dei ragazzi di Mourinho contro la verve agonistica ed atletica dell’undici di Pochettino, futuro avversario in Europa League della Fiorentina. Il Chelsea allunga al minuto 17 con l’immancabile sigillo di quel grande attaccante che risponde al nome di Diego Costa che appoggia in porta un tiro di Oscar, pronto a riprendere un diagonale di Hazard respinto dal palo. Il Tottenham ristabilisce l’equilibrio alla mezzora con l’invenzione del talentuosissimo Harry Kane – classe 1993 – che brucia Courtois con un preciso fendente rasoterra dal limite. C’è spettacolo, sul rettangolo di gioco. Prima dell’intervallo Chadli infila in velocità la difesa del Chelsea e coglie il palo, ma Rose è svelto nel ribadire in rete il pallone del sorpasso, 2-1, e proprio nel recupero un fallo di Cahill manda Townsend dal dischetto per l’incredibile 3-1. Nel secondo tempo il Chelsea schiuma rabbia e cerca il recupero ma è ancora Harry Kane, fuoriclasse in erba che sta esplodendo, a piazzare la prodezza che archivia la pratica. Solo per le statistiche Hazard, Chadli e Terry vanno a comporre il tabellino del 5-3 finale, con grande gioia del Manchester City che ringrazia e opera l’aggancio in vetta, a quota 46 punti. Altri risultati della 20^giornata: Aston Villa-Crystal Palace 0-0, Hull City-Everton 2-0, Newcastle-Burnley 3-3, Queen’s Park Rangers-Swansea 1-1, West Ham-West Bromwich 1-1. Scarica GRATIS gli articoli più belli sui grandi campioni e le grandi sfide dello sport!
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